I zaeti, i classici biscotti veneti

I zaeti, i classici biscotti veneti rustici dell’antica tradizione che ricordano antiche origini.

I zaeti o zaletti prendono il loro nome dal termine dialettale che significa giallo, colore della farina che viene utilizzata nell’impasto.

La farina di mais per l’appunto.

La farina di mais

Faccio una piccola parentesi per parlare di questa buonissima farina, naturalmente senza glutine e estremamente versatile.

In base alla macinatura del mais, si ottengono farine a diversa granulometria.

La farina di mais macinata finemente è nota come “fioretto” che è quella che ho utilizzato io.

Poi c’è il “fumetto”, dalla grana ancor più sottile.

Infine c’è la farina “bramata” la cui farina presenta una grana grossa, utilizzata principalmente per polente grezze e rugose.

Una ricetta unica non esiste

Come per tutte le ricette della tradizione, non esiste una ricetta vera e unica.

Perché le massaie utilizzavano quello che avevano in casa, a volte molto poco.

Ci sono varie versioni, come dicevo, della ricetta: più o meno croccanti, con tanto burro, con il lievito di birra, addirittura con lo strutto.

Oggi ti propongo i zaeti morbidi, la ricetta che faceva sempre mia nonna.

Si realizzano preparando una sorta di polentina con il latte ed il burro, miscelando la farina di mais fioretto e la farina 00.

Però una cosa che non può mancare in questo biscotto, è l’uvetta ammollata nella grappa.

Per chi non ama l’uvetta, è un problema visto che la quantità è abbastanza impegnativa.

Certo, puoi sostituirla con le gocce di cioccolato ma non si può più parlare di zaeti.

Una variante veneziana presenta anche una piccola quantità di pinoli.

Nel padovano, invece, l’uvetta è sostituita con le giuggiole (se vuoi saperne di più di questo buonissimo frutto ti consiglio questo sito https://www.brodogiuggiole.it/la-giuggiola/

Interessante la versione realizzata con il lievito di birra che ti riporto qui https://www.enjoyfoodwine.it/zaletti-veneziani-la-storia-e-la-ricetta-autentica/

Bene, è arrivato il momento che tu ti metta al lavoro.

Lo sai che puoi anche realizzare una crostata con l’impasto dei zaeti?

Dai un’occhiata qui la versione senza glutine https://timoevaniglia.com/recipe/crostata-senza-glutine-ricetta/

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I zaeti, i classici biscotti veneti
I zaeti o zaletti prendono il loro nome dal termine dialettale che significa giallo, colore della farina che viene utilizzata nell'impasto.
Tempo di preparazione 15 minuti
Tempo di cottura 15 minuti
Tempo Passivo 10 minuti
Porzioni
biscotti circa
Tempo di preparazione 15 minuti
Tempo di cottura 15 minuti
Tempo Passivo 10 minuti
Porzioni
biscotti circa
Recipe Notes
  1. per prima cosa, metti in ammollo l'uvetta nella grappa.
  2. in un tegame, porta a bollore il latte con il burro, un pizzico di sale, lo zucchero e la scorza di limone.
  3. aggiungi la farina 00 mescolata alla farina di mais.
  4. mescola sul fuoco fino ad ottenere una crema bella densa.
  5. fai raffreddare il composto, quindi aggiungi un uovo alla volta e mescola fino a completo assorbimento.
  6. a questo punto, aggiungi l'uvetta strizzata e il lievito setacciato.
  7. disponi nella placca rivestita di carta forno, tanti mucchietti di impasto (io per farli tutti uguali utilizzo il porzionatore piccolo del gelato).
  8. cuoci in forno preriscaldato a 190° per 15 minuti, ma il tempo è sempre variabile a seconda di quanto grandi farai i mucchietti di impasto e alla potenza del tuo forno.
  9. un piccolo trucchetto per vedere se sono cotti, è vedere che la base del biscotto sia di un bel colore nocciola scuro.
  10. prima di servirli, falli raffreddare.
  11. per conservarli, riponili in una scatola di latta.
  12. si conservano tranquillamente per una settimana, ma sono sicura che finiranno in un giorno solo....uno tira l'altro.

15 thoughts on “I zaeti, i classici biscotti veneti

  1. Ciao Ilenia chiedo un chiarimento. Negli ingredienti dei Zaeti non c è il lievito ma nella spiegazione è menzionato il lievito. Chiedo il lievito c è o no e quanto?
    Grazie Carla

  2. Grazie mille per la ricetta con Nat, super! Diventano morbidi ma non gommosi vero?.. E si può cuocere la polentina in acqua?

    1. Ciao cara, morbidi si ma non molli. Non sono biscotti croccanti in questo caso. Puo’ essere che tu non abbia cotto bene la prima parte di impasto di polenta.

  3. Salve, x favore quanto tempo va cotta la polentina?..
    È… Normale che dopo la cottura i zaeti si sgonfino molto?!.. Grazie mille e complimenti….

    1. Buongiorno Irene, perdonami per il ritardo. Allora la polentina deve cuocere almeno una decina di minuti. Dovrà risultare un po’ soda. In questo modo dopo la cottura non sgonfieranno. (poi dipende molto anche dal tipo di farina di mais che si utilizza, al limite riduci un po’ l’acqua). Fammi sapere se proverai nuovamente. Un bacio

  4. Buongiorno, grazie mille.. In effetti io cuocevo qualche minuto ebbbbbastaaaa! Finché addensava in pratica.. Capito.. Grazie..
    Questo vale a prescindere da che farina si usi? Tipo anche la precotta o meglio evitare?? Grazie sempre per la gentilezza e disponibilità.. (Ps. Sono comunque super buoni!!)

  5. Ciao, è un piacere leggere la ricetta di questo biscotto… Chiedo gentilmente se si possa usare olio semi anziché burro?!?.. Grazie mille, buon anno…

    1. Buongiorno Irene e buon anno anche a te. Purtroppo la ricetta chiede il burro come da tradizione veneta. Non ho mai provato a farli con l’olio e quindi non ne assicuro il risultato.

  6. Certo.. Grazie mille… Ho sempre fatto col burro in effetti, volevo quindi provare..ma credo che seguirò il tuo Consiglio, se burro ci fa burro sia!! Buona serata e sempre grazie di tutto..

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